Cena tipica alla Brasserie Georges: choucrute ma non solo
https://www.brasseriegeorges.com/











Tappa 2: Annecy – Lyon km. 211
Ha finalmente smesso di piovere: attendiamo che in prima mattinata il tempo si stabilizzi e quindi ci dirigiamo subito verso il centro della pittoresca cittadina per una passeggiata tra le viuzze ed i canali che le fanno meritare il titolo di “Venezia delle Alpi”.
La domenica è anche giorno di mercato e quindi ci perdiamo nel variopinto dedalo di bancarelle multicolori: una vera festa per la vista, per l’olfatto ed il gusto.
Si, perché i produttori che espongono hanno la prerogativa di preparare dei piccoli assaggi di formaggi e salumi a disposizione dei potenziali clienti: una vera delizia!
Ripartiamo con calma e, dopo una breve deviazione per ammirare la Basilica della Visitazione, ci dirigiamo (evitando l’autostrada) attraversando la Savoia, verso la nostra destinazione di giornata.
Abbiamo scelto un complesso residenziale sul Grand Large, un bacino artificiale di 160 ettari alle porte di Lione, dove ci rilassiamo con una passeggiata e un giretto in spa (no photo, sorry!)
Ci rechiamo quindi in città per la cena (vedi tappa 2 bis) e per goderci le principali attrazioni al tramonto, prima tra tutte la Basilica di Fourvière.
Torniamo quindi a dormire per prepararci all’impegnativa tappa di domani.
Di seguito i link per chi volesse approfondire:
Annecy
https://www.franciaturismo.net/alvernia-rodano-alpi/annecy/
Basilica della Visitazione Annecy
Les Voiles du Grand Large
https://www.meyzieu.fr/sortir/sport/le-grand-large
Lyon
https://www.franciaturismo.net/alvernia-rodano-alpi/lione/
Basilica di Fourvière






































Per chi non è abituato a seguirci, una premessa: la tappa bis è imprescindibile.
Spesso durante la giornata non si mangia o ci si accontenta di uno spuntino, ma la sera la ricerca di un ristorante – possibilmente tipico – è d’obbligo.
Qualcuno mi dice che ci segue solo per quello…
Stasera la pioggia circoscrive parecchio la nostra possibilità di scelta: ma proprio dietro l’albergo troviamo il campione mondiale di pizza 2021.
E allora, contravvenendo alla regola del mangiare tipico:



Tappa 1: Como – Annecy 444 km
Eccoci arrivati alla prima tappa del viaggio che ci vedrà percorrere un tragitto molto vario, che se vorrete potrete scoprire giorno per giorno seguendoci.
Partiamo di buon’ora per la prima parte: le recenti piogge ci hanno obbligati a rivedere le intenzioni iniziali.
Il Passo del Sempione è stato riaperto solo ieri sera ma in molti punti si passa ancora a senso unico alternato.
Decidiamo quindi di raggiungere Iselle e poi caricare la moto sul treno, che con precisione svizzera parte alle 8.33 e in 20 minuti ci porta a Brig, in Vallese.
Già alla stazione di partenza abbiamo le prime avvisaglie del maltempo che purtroppo ci perseguiterà per tutta la giornata.
Abbiamo intenzione di visitare alcuni luoghi del lago Lemano, ed almeno nella prima parte il programma viene rispettato.
Appena prima di Montreux troviamo l’imponente castello di Chillon https://www.myswitzerland.com/it-it/scoprire-la-svizzera/il-castello-di-chillon/, che decidiamo però di non visitare perché da ovest si vede chiaramente l’arrivo di un fronte di pioggia abbastanza intenso.
Facciamo appena in tempo a visitare i vigneti di Lavaux, 800 ettari di terrazzamenti patrimonio dell’umanità UNESCO che li rendono anche la più ampia zona vitivinicola della Svizzera.
https://www.myswitzerland.com/it-it/destinazioni/lavaux-vigneti-terrazzati/
La prima pioggia (con sembianze di diluvio) ci coglie alle porte di Losanna e ci impedisce la visita della città.
Riusciamo solo a scattare una fugace fotografia alla cattedrale e, ripromettendoci di ritornare, decidiamo quindi di bypassare tutte le tappe originali imboccando l’autostrada.
Una finestra di bel tempo ci ingolosisce e quindi – giusto in tempo per sfruttarla appieno – deviamo verso Ginevra dove riusciamo a visitare il centro storico e il lungolago con la sua caratteristica fontana.
https://www.myswitzerland.com/it-it/destinazioni/ginevra/
Appena varcato il confine francese, ci coglie il secondo diluvio (se possibile peggio del primo) che ci costringe in albergo, rimandando a domani – con previsioni meteo migliori – la visita di Annecy


Che sonno! 6.45
























Totale km percorsi: 2332 (così ho fatto anche il palindromo)
Quella che potrebbe essere un’insulsa tappa autostradale di mesto ritorno a casa, si è trasformata cammin facendo in qualcosa di veramente appagante.
Scesi dalla nave, ci siamo diretti alla frescura di quota 800 metri del Santuario di Nostra Signora della Guardia dove abbiamo visitato la Chiesa e i dintorni e ci siamo concessi anche un pranzo a base di gnocchi al pesto fatti in casa e di ravioli “au tuccu”.
A tale proposito, per la gioia di qualcuno e il disappunto di altri non ci sarà la tappa 10 bis… il pranzo non vale come tappa bis e pertanto non è stato documentato 😉.
Poi ci siamo chiesti: <<ma perché annoiarci in autostrada? Oggi è ancora vacanza!>
E allora, nell’ordine:
Appennino (Passo della Bocchetta), Gavi, Serravalle Scrivia, Tortona, Lomellina, Vigevano, Magenta, Malpensa.
Poi Pedemontana e arrivo a casa (purtroppo)
Anche quest’anno siete stati in tanti a seguirci: spero – con la mia penna e le nostre immagini – di essere riuscito a darvi un’idea di quanto valga la pena viaggiare.
Prendo a prestito una definizione trovata in rete: “il viaggiatore per definizione viaggia; il turista lo imita, viene spedito e trasportato insieme ai suoi bagagli, coi quali spesso si confonde”.
Siate viaggiatori. Anche con la fantasia.
E se ho potuto aiutarvi, è la mia soddisfazione più grande.















L’ultima giornata è passata girovagando con calma per tutta la Costa Smeralda: Baia Sardinia, Porto Cervo, Pevero, Capriccioli, Cala di Volpe, Porto Rotondo, Golfo Aranci, Olbia.
Tanti luoghi molto diversi tra loro, accomunati dalla bellezza del mare e dal profumo dell’elicriso, che per me è irrinunciabile: ho bisogno di sentirlo per essere sicuro di essere veramente al mare.
Se lo avete provato sapete di cosa parlo





























Finalmente il vento è dalla nostra parte e ci permette di effettuare almeno il tour delle isole dell’arcipelago della Maddalena.
Partiamo da Palau, sosta a La Maddalena, poi bagno nelle piscine naturali davanti all’isola di Budelli (ora vietata grazie all’incuria ed all’egoismo di chi ci ha preceduti).
Proseguiamo per l’isola di Santa Maria dove scendiamo a terra per una breve sosta in spiaggia, poi ci dirigiamo verso l’isola di Spargi, più precisamente a Cala Granara – dopo essere passati al largo di altre suggestive spiagge dai meravigliosi fondali – dove ci fermiamo nuovamente per un rinfrescante bagno pomeridiano.
Infine, torniamo verso Palau – non prima di aver effettuato un giro tra le vie principali dell’isola della Maddalena dove si respira tutta la tradizione e la storia di questo arcipelago divenuto Parco Nazionale per la bellezza e l’unicità dei luoghi.
Una giornata intensa ma davvero indimenticabile
Finalmente il vento è dalla nostra parte e ci permette di effettuare almeno il tour delle isole dell’arcipelago della Maddalena.
Partiamo da Palau, sosta a La Maddalena, poi bagno nelle piscine naturali davanti all’isola di Budelli (ora vietata grazie all’incuria ed all’egoismo di chi ci ha preceduti).
Proseguiamo per l’isola di Santa Maria dove scendiamo a terra per una breve sosta in spiaggia, poi ci dirigiamo verso l’isola di Spargi, più precisamente a Cala Granara – dopo essere passati al largo di altre suggestive spiagge dai meravigliosi fondali – dove ci fermiamo nuovamente per un rinfrescante bagno pomeridiano.
Infine, torniamo verso Palau – non prima di aver effettuato un giro tra le vie principali dell’isola della Maddalena dove si respira tutta la tradizione e la storia di questo arcipelago divenuto Parco Nazionale per la bellezza e l’unicità dei luoghi.
Una giornata intensa ma davvero indimenticabile





















