Categoria: Montagna

  • Francia 2024 – 6

    Tappa 6: Villars – Montagnac-Montpezat km. 178

    Oggi decidiamo di concentrarci solo alla ricerca della lavanda fiorita; abbiamo per fortuna azzeccato la settimana di fioritura più intensa, ci dicono che dalla prossima cominceranno il taglio.

    Un’altra cosa che bisogna imparare è di non crearsi aspettative: i francesi sono bravissimi a valorizzare quello che hanno, come se fosse l’ottava meraviglia del mondo.

    Peccato che poi la realtà sia ben diversa.

    Quindi ci facciamo 22 km raggiungendo Lagarde-d’Apt, paese disperso nel nulla con 33 abitanti ma che promette 80 ettari di lavanda: peccato che, trovandosi a 1000 metri di altezza, sia già stata tagliata…

    Scendiamo quindi di nuovo nella valle alla volta di Rustrel, chiamato “Il Colorado provenzale”.

    Le foto parlano da sole: questo per loro è il Colorado…

    A questo punto decidiamo di effettuare una sola sosta programmata all’Abbazia di Salagon e di fermarci a fotografare solo quello che ci attrae.

    Passiamo quindi da Simiane-la-Rotonde e Banon, tra splendidi campi fioriti e giunti a Forcalquier deviamo per Mane per raggiungere Salagon.

    Da primo insediamento del I secolo d.C a chiesa paleocristiana del VI secolo alla chiesa iniziata nel XII secolo. Duemila anni di storia ci passano davanti agli occhi. E nei dintorni, uno splendido giardino fiorito e didattico.

    Raggiungiamo infine la meta di giornata, abbastanza provati dal caldo (punte di 39 gradi) ma inebriati da colori e profumi.

    Un inciso: i primi ve li posso trasferire attraverso le immagini, aggiungiamo pure i suoni.

    Ma i profumi, quelli per il momento ve li dovete solo immaginare: se la tecnologia ci permettesse di catturare e trasferire anche quelli, sarebbe fantastico. Chissà…

    Qui i link di approfondimento:

    Lagarde-d’Apt

    https://www.franciaturismo.net/provenza/luberon/lagarde-dapt/

    Rustrel

    https://www.franciaturismo.net/provenza/luberon/rustrel-e-il-colorado-provenzale/

    Simiane-la-Rotonde

    https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/simiane-la-rotonde/

    Banon

    https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/banon/

    Prieuré de Salagon

    https://www.musee-de-salagon.com/bienvenue-a-salagon/explorer-le-monument/le-prieure-de-salagon

    Manosque

    https://www.franciaturismo.net/provenza/luberon/manosque/

    Valensole

    https://www.franciaturismo.net/provenza/alta-provenza/altopiano-di-valensole/

  • Francia 2024 – 5 bis

    Il “Bar des Amis” dove anche soggiorniamo, in un paesino di 700 anime.

    Un cuoco di origini italiane.

    Et voilà: la migliore cena da quando siamo in viaggio

    Carne e pesce cucinati con fantasia e grande sensibilità.

    Andateci se siete in zona!

    https://www.bardesamisvillars.fr/

  • Francia 2024 – 5

    Tappa 5: Gordes – Villars km. 223

    La partenza e l’arrivo distano solo 21 km, come ho fatto a farne 223?

    Andiamo con ordine: partiamo e ci dirigiamo subito verso le Ocres de Roussillon, con l’intenzione di fare una passeggiata tra questi stupendi paesaggi rossi ocra: desistiamo quando scopriamo che il giro minimo è di circa un’ora e camminare con gli stivali da moto non è per niente divertente.

    Nel frattempo incontriamo una simpatica coppia italiana con la quale ci scambiamo indicazioni e impressioni di viaggio, loro sono in giro da tre settimane e hanno girato mezza Europa.

    Spero che le mie indicazioni siano loro preziose.

    Ripartiamo alla volta del Pont Julien, ponte romano costruito nel 3 a.C. (Una volta le cose le sapevano fare)

    Tempo di scattare una foto e via in direzione Oppède-le-Vieux (antica Oppidum), borgo che testimonia millenni di storia

    Il leitmotiv di oggi sarà paesini medievali e lavanda: questo si evidenzia già dirigendosi verso Bonnieux

    Salendo verso Lourmarin, notiamo una deviazione sterrata che indica Abbaye de St. Hilaire: una breve consultazione web e scopriamo un gioiello del XIII secolo, abbazia carmelitana recentemente restaurata e con lavori ancora in corso.

    Risaliamo dal ripido ma facile sterrato e in breve arriviamo a Lourmarin, altro borgo ben conservato con un imponente castello.

    Durante il tragitto, ci imbattiamo fortunosamente in un’operazione di taglio della lavanda: rimaniamo volentieri ad aspettare la manovra della gigantesca macchina operatrice curiosando.

    In breve raggiungiamo Villars che sarebbe la destinazione di giornata, ci sediamo ad un tavolo e mangiamo qualcosa.

    E’ presto, abbiamo fatto pochi chilometri e il Mont Ventoux è praticamente dietro l’angolo. Sarebbe come essere a Tirano e non andare allo Stelvio…

    Ripartiamo allora (dovreste vedere la gioia dipinta sul volto di Laura nel risalire in moto 🤣) ed in un’ora siamo al cospetto di questo gigante dal paesaggio lunare che ha scritto la storia del ciclismo.

    Come di consueto ecco i link per chi volesse approfondire:

    Ocres de Roussillon

    https://www.franciaturismo.net/provenza/itinerari/itinerario-delle-ocre/

    Pont Julien

    https://www.franciaturismo.net/provenza/luberon/bonnieux/

    Oppède-le-Vieux

    https://luberon.fr/communes/oppede-le-vieux

    Abbaye de Saint-Hilaire

    http://www.abbaye-saint-hilaire-vaucluse.com/

    Lourmarin

    https://www.franciaturismo.net/provenza/luberon/lourmarin/

    Mont Ventoux

    https://www.ilsole24ore.com/art/in-bicicletta-mont-ventoux-salita-piu-iconica-ciclismo-mondiale-AEL2zsDC

  • Francia 2024 – 3

    Francia 2024 – 3

    Tappa 3: Lyon – Saintes-Maries-de-la-Mer 503 km (10 ore di viaggio)

    Potremmo intitolarle “dalle Alpi al mare”

    La tappa era già di per sé la più lunga in programma, ma solo ieri sera mi sono reso conto che non saremmo passati molto lontani dal Vercors.

    Per ogni moto turista, il Parco Naturale Regionale del Vercors rappresenta prima o poi una tappa obbligata.

    130 km di paesaggi mozzafiato (i francesi chiamano pomposamente la zona “le Dolomiti di Francia”: sciacquarsi la bocca prima di fare certi paragoni…); migliaia di curve su fondo pressoché perfetto.

    In questo viaggio prevedo già due percorsi suggeriti ai motociclisti: vuoi non aggiungerne un terzo?

    E così stamattina, dopo la consueta colazione abbondante, comunico alla consorte una deviazione a sorpresa di cui non si pentirà.

    Le fotografie (peraltro tutte scattate da Laura – io troppo impegnato nella guida) non rendono comunque giustizia all’imponenza della natura e alla varietà di paesaggi che ci hanno riempito gli occhi e il cuore.

    Torniamo poi sul tragitto programmato riuscendo comunque a passare da Orange, con il teatro e l’arco di Trionfo di epoca romana.

    Per ultimo, una deviazione al Pont di Gard.

    Permettetemi un inciso: sarà anche l’acquedotto romano meglio conservato d’Europa, ma parcheggiare in un posteggio incustodito ad un chilometro dal ponte con la moto spendendo 9 euro indipendentemente da quanto duri la sosta è una follia.

    E siccome poi eravamo un po’ stanchini (cit. Forrest Gump) e innervositi, ci dirigiamo senza ulteriori soste alla metà di giornata, dove ceniamo divinamente (vedi tappa 3 bis) e ci concediamo una passeggiata nella città simbolo dei gitani, in cui si respira davvero un’atmosfera unica.

    Link per approfondire:

    Vercors

    https://www.france-voyage.com/francia-guida-turismo/parco-naturale-regionale-vercors-1517.htm

    Orange

    https://www.franciaturismo.net/provenza/vaucluse/orange

    Pont du Gard

    https://www.franciaturismo.net/occitania/pont-du-gard/

    Saintes-Maries-de-la-Mer

    https://www.franciaturismo.net/provenza/camargue/saintes-maries-de-la-mer/

  • Francia 2024 – 1

    Tappa 1: Como – Annecy 444 km

    Eccoci arrivati alla prima tappa del viaggio che ci vedrà percorrere un tragitto molto vario, che se vorrete potrete scoprire giorno per giorno seguendoci.

    Partiamo di buon’ora per la prima parte: le recenti piogge ci hanno obbligati a rivedere le intenzioni iniziali.

    Il Passo del Sempione è stato riaperto solo ieri sera ma in molti punti si passa ancora a senso unico alternato.

    Decidiamo quindi di raggiungere Iselle e poi caricare la moto sul treno, che con precisione svizzera parte alle 8.33 e in 20 minuti ci porta a Brig, in Vallese.

    Già alla stazione di partenza abbiamo le prime avvisaglie del maltempo che purtroppo ci perseguiterà per tutta la giornata.

    Abbiamo intenzione di visitare alcuni luoghi del lago Lemano, ed almeno nella prima parte il programma viene rispettato.

    Appena prima di Montreux troviamo l’imponente castello di Chillon https://www.myswitzerland.com/it-it/scoprire-la-svizzera/il-castello-di-chillon/, che decidiamo però di non visitare perché da ovest si vede chiaramente l’arrivo di un fronte di pioggia abbastanza intenso.

    Facciamo appena in tempo a visitare i vigneti di Lavaux, 800 ettari di terrazzamenti patrimonio dell’umanità UNESCO che li rendono anche la più ampia zona vitivinicola della Svizzera.

    https://www.myswitzerland.com/it-it/destinazioni/lavaux-vigneti-terrazzati/

    La prima pioggia (con sembianze di diluvio) ci coglie alle porte di Losanna e ci impedisce la visita della città.

    Riusciamo solo a scattare una fugace fotografia alla cattedrale e, ripromettendoci di ritornare, decidiamo quindi di bypassare tutte le tappe originali imboccando l’autostrada.

    Una finestra di bel tempo ci ingolosisce e quindi – giusto in tempo per sfruttarla appieno – deviamo verso Ginevra dove riusciamo a visitare il centro storico e il lungolago con la sua caratteristica fontana.

    https://www.myswitzerland.com/it-it/destinazioni/ginevra/

    Appena varcato il confine francese, ci coglie il secondo diluvio (se possibile peggio del primo) che ci costringe in albergo, rimandando a domani – con previsioni meteo migliori – la visita di Annecy

    Partenza!

    Che sonno! 6.45

    Moto sul treno, si viaggia asciutti
    Non è bellissima?
    Castello di Chillon
    Castello di Chillon
    Vigneti di Lavaux
    Vigneti di Lavaux